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Bonus mamme 2026: come fare la domanda, importo, termini. Tutti i dettagli

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Aggiornate le regole INPS per il Bonus mamme 2026: requisiti, limiti di reddito e scadenze per la domanda. Ecco chi può accedere e come ottenere il contributo annuale

Con l’avvicinarsi della fine dell’anno, molte mamme lavoratrici italiane si interrogano sulle modalità di accesso e sulle tempistiche di erogazione del Bonus mamme 2026, una misura di sostegno economico pensata per accompagnare le famiglie con figli in età prescolare e scolastica. Aggiornamenti recenti emanati dall’INPS e dalla normativa vigente delineano con precisione i requisiti, gli importi e le scadenze per presentare domanda e beneficiare di questo contributo.

I requisiti aggiornati per accedere al Bonus mamme 2026

Il Bonus mamme 2026 nasce con l’obiettivo di supportare le lavoratrici madri con almeno due figli, attraverso un contributo mensile di 40 euro, esentasse e non influente ai fini del calcolo dell’ISEE. La misura, introdotta dal decreto-legge n. 95 del 2025 e successivamente confermata dalla legge 8 agosto 2025, n. 118, sostituisce temporaneamente l’esonero contributivo originariamente previsto per il 2025, rinviato al 2026.

Possono beneficiare del bonus:

  • Le madri con due figli, fino al compimento del decimo anno di età del secondogenito.
  • Le madri con tre o più figli, fino al diciottesimo anno di età del figlio più piccolo, escluse però le lavoratrici con contratto a tempo indeterminato.

Sono ammesse le lavoratrici dipendenti, sia del settore pubblico che privato (ad eccezione del lavoro domestico), e le lavoratrici autonome iscritte alle gestioni previdenziali obbligatorie, inclusi i professionisti iscritti a casse private e la Gestione Separata INPS.

Importante sottolineare che le lavoratrici madri con più di tre figli titolari di un contratto a tempo indeterminato non possono accedere al bonus, ma possono invece usufruire dell’esonero contributivo previdenziale previsto dalla legge di bilancio 2024, che riguarda la quota contributiva a loro carico per invalidità, vecchiaia e superstiti (IVS).

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Bonus mamme lavoratrici: quando richiederlo – Ec2.it

Ulteriore requisito riguarda il reddito: il reddito da lavoro annuo non deve superare i 40.000 euro, in modo da garantire che la misura sia indirizzata alle famiglie con redditi medio-bassi.

Il contributo riconosciuto è pari a 40 euro mensili per ogni mese dell’anno in cui si rispettano i requisiti, per un massimo di 480 euro annui. L’INPS provvederà a liquidare questa somma in un’unica soluzione entro dicembre 2025, erogando quindi l’intero importo relativo ai mesi da gennaio a dicembre dello stesso anno. Le domande presentate successivamente a tale data, ma comunque entro il termine ultimo, saranno liquidate entro febbraio 2026.

Questa modalità di pagamento semplificata consente di evitare frazionamenti e garantisce una liquidità immediata alle beneficiarie, contribuendo così a sostenere concretamente le spese familiari legate alla crescita dei figli.

Per accedere al Bonus mamme 2026, le domande devono essere inoltrate all’INPS entro precisi termini stabiliti dalla normativa e dalle circolari ufficiali. Il termine originario del 7 dicembre 2025 è stato prorogato al 9 dicembre 2025, vista la coincidenza con il fine settimana e la festività dell’8 dicembre.

Sono previste due finestre temporali:

  • 9 dicembre 2025: scadenza per le lavoratrici che hanno già maturato tutti i requisiti entro questa data.
  • 31 gennaio 2026: termine per coloro che maturano i requisiti successivamente al 9 dicembre ma entro il 31 dicembre 2025.

La domanda può essere presentata online tramite il portale dell’INPS, utilizzando le proprie credenziali SPID, CIE o CNS. Il sistema consente di monitorare lo stato di lavorazione della pratica, scaricare le ricevute e modificare le modalità di pagamento qualora fosse necessario.

In alternativa, è possibile rivolgersi ai patronati o al Contact Center INPS, che forniscono assistenza nella compilazione e nell’inoltro delle domande.

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