News

Conto Corrente: la stangata silenziosa. Ecco quanto ti costerà di più nel 2026

L’indagine, condotta su un campione significativo di 12.053 conti bancari gestiti da 604 sportelli fisici, affiancata dall’analisi di 1.490 conti correntiIncremento dei costi di gestione e dinamiche differenziate tra conti tradizionali, online e postali (www.ec2.it)

La Banca d’Italia ha recentemente diffuso i dati aggiornati sull’andamento dei costi legati ai conti correnti in Italia.

L’indagine, condotta su un campione significativo di 12.053 conti bancari gestiti da 604 sportelli fisici, affiancata dall’analisi di 1.490 conti correnti online e 998 conti correnti postali, evidenzia che la spesa media complessiva di gestione ha subito un aumento, seppur con peculiarità a seconda della tipologia di conto.

Per quanto riguarda i conti correnti tradizionali, si registra una diminuzione dei canoni di base e delle tariffe per l’emissione delle carte di debito, ma contestualmente sono cresciute le commissioni medie applicate sulle singole operazioni bancarie. Questo significa che, se da un lato il costo fisso si è ridotto, le spese variabili legate alle transazioni sono invece aumentate, incidendo in modo crescente sul costo finale per il cliente.

Nel segmento dei conti correnti online, invece, si osserva un calo dei prezzi unitari dei singoli servizi offerti. Tuttavia, l’aumento dell’operatività degli utenti ha portato a una crescita della spesa media di gestione, che si attesta oggi intorno ai 30,6 euro. Ciò indica una maggiore frequenza di utilizzo delle funzionalità digitali da parte dei correntisti, con un impatto complessivo sui costi più elevato.

Il panorama dei conti correnti postali è caratterizzato da un incremento sia delle commissioni unitarie che del volume delle operazioni effettuate, con la spesa media di gestione che raggiunge i 71,6 euro. Questo dato sottolinea un aumento significativo dei costi per chi utilizza i servizi postali per la gestione della propria liquidità.

Flessione generale della spesa media ma aumento del peso dei conti online

Nonostante le variazioni sopra descritte, la spesa media complessiva per le tre tipologie di conto corrente nel 2024 è risultata pari a 85,3 euro, segnando una lieve diminuzione di 2,5 euro rispetto all’anno precedente. Tuttavia, la Banca d’Italia specifica che questa riduzione è sostanzialmente attribuibile all’aumento della quota di mercato dei conti correnti online, che presentano costi medi più bassi (-3,6 euro). Allo stesso tempo, sui conti tradizionali e postali si è registrato un incremento sia dei prezzi (+1 euro) sia dell’operatività (+0,1 euro), che ha contribuito a mantenere elevata la spesa complessiva per i clienti meno digitalizzati.

Il trend riflette dunque una progressiva migrazione verso la gestione digitale del denaro, incentivata da costi inferiori e maggiore praticità, ma non esclude che per una parte significativa della popolazione italiana le spese di gestione restino elevate, soprattutto per chi utilizza ancora i canali tradizionali o postali.

L’aumento delle commissioni sulle operazioni e della spesa media di gestione rappresenta un segnale importante per i consumatori,

Implicazioni per i correntisti e il futuro del settore bancario (www.ec2.it)

L’aumento delle commissioni sulle operazioni e della spesa media di gestione rappresenta un segnale importante per i consumatori, che sono chiamati a valutare con attenzione la tipologia di conto più adatta alle proprie esigenze operative e di costo. In particolare, la differenza significativa tra conti online, tradizionali e postali evidenzia come la digitalizzazione possa rappresentare un vantaggio economico oltre che pratico.

Inoltre, l’evoluzione dei costi bancari potrebbe influenzare le scelte dei consumatori verso soluzioni più innovative, come le piattaforme fintech o le app di gestione finanziaria, che spesso offrono condizioni più competitive e una maggiore trasparenza sulle spese.

L’attenzione delle autorità di vigilanza, tra cui la stessa Banca d’Italia, rimane alta per garantire che l’aumento dei costi non si traduca in un ostacolo all’accesso ai servizi bancari fondamentali, soprattutto per le fasce di popolazione più vulnerabili o meno avvezze all’uso degli strumenti digitali.

La dinamica osservata nel 2024 conferma quindi la crescente importanza di una gestione consapevole e informata del proprio conto corrente, con un occhio attento alle nuove offerte del mercato e ai cambiamenti normativi che potrebbero influenzare ulteriormente i costi di gestione nel prossimo futuro.

Change privacy settings
×